
Il parquet è una pavimentazione costituita da un assito in legno, esistono due tipologie di parquet in commercio: parquet massello o prefinito. Il parquet più vecchio, utilizzato fin dai tempi passati nelle abitazioni di lusso e che ancora è d’uso comune, è un parquet in legno massello.
Questi pavimenti sono costituiti da assiti in legno massiccio, che possono essere di varia forma e disposizione: assi più piccole o di dimensioni maggiori, posate in linea oppure a spina di pesce, mantenendo comunque la caratteristica del legno massiccio in tutto lo spessore dell’asse che costituisce il pavimento.
I listelli di parquet in legno massello sono costituiti interamente da legno nobile ricavato da un unico blocco con uno spessore che raggiunge i 22 mm, per una lunghezza compresa tra 220 mm e 2000 mm; i supporti di legno nobile possono essere realizzati adottando differenti essenze lignee, ovvero:
- la betulla, che garantisce maggiore stabilità, tipologia che viene montata sovrapponendo tanti strati, al fine di garantire alte prestazioni meccaniche; le sue caratteristiche sono sinonimo di alta qualità, ma al contempo di prezzo elevato;
- l’abete e il pioppo sono le essenze più impiegate per le loro caratteristiche di stabilità; essi possono essere montati anche sull’impianto di riscaldamento a pavimento;
- il frassino e il pino sono, invece, impiegati, per la realizzazione di parquet di tipo economico;
mdf o hdf, vengono utilizzati per la realizzazione di supporti a pavimenti in legno laminato, impiegati per la pavimentazione di attività commerciali e capaci di resistere all’usura del calpestio.
PARQUET IN LEGNO MASSELLO
Il lungo e costoso lavoro di finitura del parquet in legno massello è dovuto, non solo alla qualità dell’essenza legnosa impiegata, ma anche al lavoro della messa in posa e della successiva levigatura e verniciatura manuale (almeno 2 mani).
La messa in posa del parquet tradizionale, viene realizzata in non meno di 40 giorni, a differenza della velocità con cui viene realizzato il parquet prefinito. Si procede con l’incollaggio dei listoni al pavimento, oppure si sceglie di posare il parquet con i chiodi su un fondo in travetti. Quest’ultima è la soluzione che viene solitamente scelta quando si è in presenza di listelli molto lunghi, o quando si cerca di ripristinare il massello ormai rovinato e scadente: il risultato sarà quello di un leggero scricchiolìo quando si calpesterà il parquet. In un parquet tradizionale, la prima lamatura viene effettuata almeno entro i 10-15 anni successivi alla posa e solo dopo questo procedimento la successiva verniciatura sarà possibile valutare il colore definitivo e la lucentezza del legno.
I METODI DI FINITURA DEL PARQUET TRADIZIONALE NEL DETTAGLIO
Al fine di proteggere, migliorare e abbellire il legno del parquet tradizionale è possibile ricorre a tra differenti metodologie di finitura, ovvero:
- la verniciatura, con la quale è possibile creare sul parquet una pellicola solida con l’impiego di resine artificiali o naturali, generalmente, si preferisce ridurre le emissioni tossiche con sostenze infiammabili a base d’acqua; il legno, sottoposto a verniciatura, risulterà lucido, opaco o oleato, ma, in ogni caso meno naturale di uno oliato; di contro, però, il parquet verniciato risulta più pratico, resistente ai graffi e facile da pulire (basta, infatti, un semplice panno umido senza ricorrere ad alcun detergente);
- il trattamento a cera, con sostanze trasparenti o leggermente colorate (in pasta per la finitura e liquide per la manutenzione), viene applicato sui listelli per mezzo di spazzole o di rulli procedendo per stratificazioni e poi, infine, lucidati; a differenza della verniciatura, la cera non rappresenta un trattamento duraturo, ma in compenso, garantisce effetto naturale del legno;
- l’applicazione di oli speciali per il legno, dispersi in acqua o sciolti in solventi organici, per mezzo dei quali è possibile conservare l’aspetto originale del legno; gli oli vengono applicati con l’impiego di rulli o di pennelli.